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FOCUS ON Quantico - Il barcode compie 50 anni

Il barcode compie 50 anni

Risale al 1974 la prima storica scansione di un codice a barre alla cassa di un supermercato americano. In questi cinquant’anni lo standard di GS1 si è affermato come metodo universale di identificazione dei prodotti (presto, però, le cose potrebbero cambiare).

8 July 2024

Il barcode è una delle tecnologie che, nel corso del ventesimo secolo, hanno rivoluzionato in modo significativo il mondo del commercio: il codice composto dalla combinazione tra numeri e elementi grafici – le barre – è diventato un simbolo identificativo globale, adottato da imprese, fornitori e consumatori per lo scambio di dati e informazioni sui prodotti.
 
Grazie alla scansione del barcode standard GS1, il prodotto fisico viene immediatamente associato alla sua identità digitale e alle informazioni che possono essere condivise lungo la supply chain e con i consumatori.
 
 

Il primo “bip” della storia

 
L’episodio storico risale al 26 giugno 1974: per la prima volta, in una cassa del supermercato Marsh di Troy, in Ohio, un codice a barre veniva “letto” per processare l’acquisto di una confezione di gomme da masticare Wrigley’s Juicy Fruit, al costo di 67 centesimi.
 
Il codice a barre è stato ideato da Bernard Silver e Norman Joseph Woodland (scopri come in questo video). In Europa la tecnologia è arrivata più tardi, nel 1977, con la fondazione della European Article Numbering Association. Il codice europeo EAN era fin da allora pienamente compatibile con l’UPC (Universal Product Code) americano. GS1 è nata dalla fusione tra EAN (European Article Number) e UCC (Uniform Code Council), per poi diventare standard internazionale, mantenendo divisioni nazionali in quasi tutti i paesi del mondo.
 
A partire dagli anni ‘80 il codice a barre non è stato più usato soltanto nei processi di vendita al dettaglio, ma anche per la vendita all’ingrosso di multipack. Nei primi anni 2000 viene poi costituito l’EPC (Electronic Product Code) per supportare l’uso della tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID), ottimizzando la supply chain e i processi di stoccaggio e inventario.
 
 

Dal barcode al QR code entro il 2027: l’iniziativa dei top players mondiali

 
A cinquant’anni dal primo “bip”, oltre un miliardo di prodotti e confezioni sono dotati di codice e barre e vengono scansionati miliardi di volte in tutto il mondo. Mentre si celebra questo importante anniversario, GS1 sta progettando un nuovo standard per i codici 2D di nuova generazione: il QR code standard GS1.

Proprio il 26 giugno 2024 ventidue aziende leader mondiali del largo consumo (da Barilla a Nestlé, da Alibaba.com a Carrefour) hanno firmato una dichiarazione congiunta per chiedere che retailer e produttori adottino, entro dicembre 2027, i codici 2D di nuova generazione. Con questa iniziativa, chiamata “Sunrise 2027”, prende il via un percorso di transizione globale verso i QR code, che possono contenere una maggior quantità di informazioni sui prodotti e sono più facilmente accessibili tramite smartphone. Questo aprirà una vasta gamma di potenzialità per rendere ancora migliori le esperienze di acquisto.


Leggi la dichiarazione congiunta >

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