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INCENTIVI Quantico - Transizione 5.0: il nuovo piano tra digitale e green

Transizione 5.0: il nuovo piano tra digitale e green

In vigore dal 2 marzo 2024, il piano Transizione 5.0 prevede un credito di imposta per investimenti da effettuarsi negli anni 2024/2025 volti all’implementazione di processi produttivi innovativi, che portino a un concreto impatto ecosostenibile. La dotazione totale è di 6,3 miliardi di euro.

20 marzo 2024

Il piano Transizione 5.0 è realtà: con l’articolo 38 del Decreto-Legge 19/2024 del 2 marzo 2024, è entrato in vigore il nuovo sostegno alle imprese del settore industriale, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con un fondo di 6,3 miliardi di euro.
 
Rispetto al piano 4.0, la nuova misura prevede aliquote differenziate in base al risparmio energetico previsto e la conseguente incentivazione economica. Le due misure coesisteranno: il programma di incentivi 4.0 resterà accessibile non sarà ian grado di mettere in campo interventi che raggiungano il risparmio energetico stabilito dalla normativa.

Il piano Transizione 4.0 è un'evoluzione del precedente Industria 4.0, focalizzato sulla trasformazione digitale delle imprese attraverso il riconoscimento di un credito di imposta. Tuttavia, dal 2023, ha subito tagli significativi alle aliquote per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 (software), formazione e R&D.
 
 

Digital Transformation, ERP, formazione (ma in chiave green)

 
Il piano Transizione 5.0, da poco entrato in vigore, ha un elemento di assoluta novità rispetto al 4.0: gli investimenti dovranno garantire una riduzione di almeno il 3% dei consumi energetici dell’intera struttura produttiva o del 5% dei consumi energetici dei processi produttivi interessati dal progetto.

Il Decreto richiama esplicitamente gli investimenti già inclusi nel piano 4.0, compresi beni materiali e immateriali elencati negli allegati A e B della legge 232 del 2016. Per il piano 5.0, si estende l'ambito dei beni dell'allegato B per includere sistemi di monitoraggio dei consumi, come software per l'intelligenza degli impianti e sistemi di gestione d'impresa (come ERP) acquistati insieme ai software di monitoraggio energetico.
 
Transizione 5.0 aumenta il tetto degli incentivi per gli investimenti fino a 50 milioni di euro, rispetto ai 20 milioni di Transizione 4.0, consentendo una maggiore copertura finanziaria per progetti di maggiori dimensioni, ma vincola al raggiungimento degli obiettivi di performance energetica. Dovrà essere presentata una doppia certificazione, una ex ante sulla riduzione dei consumi conseguibili e una ex post sull’effettiva realizzazione degli investimenti.
 
Oltre ai beni materiali e immateriali, tornano gli incentivi alla formazione (che si erano persi nel piano 4.0): il nuovo piano prevede spese agevolabili purché non superiori al 10% degli investimenti totali ed entro un tetto massimo di 300.000 euro.
 
Consulta il testo ufficiale della normativa relativa al piano Transizione 5.0 nell’ambito del Decreto Legge n. 19, articolo 38, nella Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2024, qui disponibile in PDF.

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